Italy’s Tourism Industry

Italy?s economy relies on a successful tourism industry, but here Mario Matassa looks at what visitors find most infuriating? such as unreliable transport, busy streets and high hotel prices…

Il turista felice

Nonostante i tempi duri, quasi 31 milioni di turisti internazionali hanno visitato l?Italia nel 2011, con un incremento del 16,6% rispetto al 2010. Che cosa porti il 2012 resta da vedere. Il maggior numero di turisti proviene dalla Germania, seguiti da americani e francesi. L?importanza del turismo per la declinante economia italiana ? fuor di dubbio ? quindi ? di importanza per noi farlo nel modo migliore.

In una recente conferenza, ?Italia e Turismo Internazionale?, tenuto dal Ciset (Centro Internazionale per lo Studio del Turismo) e la Banca d?Italia, i partecipanti hanno cercato di capire quali fattori attirano le masse di turisti nel nostro paese e, forse ancora pi? importante, quanto sono soddisfatti del loro soggiorno.

I visitatori pi? felici sono stati coloro che sono venuti in Italia perch? attratti dal cibo. Non ? di certo una sorpresa, dato che la cucina italiana ? la migliore del mondo. Cos? gli irriducibili buongustai si sono divertiti un po? di pi? degli amanti del sole che hanno passato il tempo in spiaggia. I visitatori meno soddisfatti sono stati quelli che sono venuti per vivere un?esperienza culturale. Non sono stati, tuttavia, i luoghi che li hanno delusi. I nostri colossei, cattedrali, castelli e rovine hanno ancora apparentemente quel fattore magico di meraviglia. E? tutto il resto che viene fornito con il pacchetto di viaggio culturale – come gli hotel, i prezzi troppo cari, la mancanza di informazioni, le lunghe code, i trasporti inadeguati e l?enorme confusione.

?Palermo, per esempio,? ha spiegato un turista, ?? splendida? ma mi aspettavo di pi? dagli hotel e la terribile confusione ? troppo stressante per un turista.? Un?altra donna ha ricordato come in un ristorante di Roma le sia stato presentato un conto eccessivo e quando si ? lamentata ?i camerieri si sono arrabbiati?. Ha anche ammesso di essere ?esasperata dal caos del sistema di trasporto pubblico?.

Gli italiani adottano una posizione pi? pragmatica, pi? realistica si potrebbe dire. Noi conviviamo ogni giorno con le lunghe code presso l?ufficio postale, il traffico incessante, le strane singolarit? sul conto del ristorante, il treno che non arriva mai. Nessuna citt? ? perfetta e, in effetti, ? lo stesso contrasto tra le cose buone e quelle cattive che rende l?Italia il paese unico che ?. Quello che tutti noi italiani chiediamo ? un po? di pazienza. Dopo tutto, con 30 milioni di turisti per la strada, ? lecito aspettarsi un po? di confusione.

The happy tourist

Despite hard times, almost 31 million international tourists visited Italy in 2011, an increase of 16.6 percent from 2010. What 2012 brings remains to be seen. The greatest number of tourists came from Germany, followed by Americans and then French. The importance of tourism for Italy?s flagging economy is without doubt ? so it?s important that we get it right.

At a recent conference, ?Italy and International Tourism?, held by Ciset (The International Centre for the Study of Tourism) and the Bank of Italy, participants sought to understand what factors draw in the crowds and, perhaps more importantly, how satisfied tourists were with their stay in the country.

The happiest visitors were those who came for the food. But that hardly comes as a surprise, given that Italian cuisine is the best in the world. So the die-hard foodies had a slightly better time of it than the sun worshippers who spent their time on the beach. The least satisfied visitors were those who came for the cultural experience. It wasn?t, however, the sights that let us down. Our coliseums, cathedrals, castles and ruins still apparently have that wow factor. It?s everything else that comes with the cultural package ? such as the hotels, over-pricing, lack of information, long queues, poor transport and terrible confusion.

?Palermo, for example,? explained one tourist, ?is splendid? but I expected more from the hotels and the terrible confusion is far too stressful for a tourist.? Another woman recalled how she was over-charged in a restaurant in Rome and when she complained ?the waiters got angry?. She also admitted to being ?exasperated by the chaos of the transport system?.

Italians take a more pragmatic, realistic you could say, view. We live on a daily basis with the long queues at the post office, the relentless traffic, the odd peculiarity on the restaurant bill, the train that never arrives. No city is perfect and, indeed, it?s the very contrasts between the good and the bad that make Italy the unique country it is. All we Italians ask for is a little patience. After all, with 30 million tourists on the street, a little confusion is to be expected.

The Author

Mario Matassa is a freelance journalist and photographer. He lives and works near Parma in Emilia-Romagna. Read more from Mario at www.mariomatassa.blogspot.co.uk