Italy?s independent businesses are at the heart of its culture, and the lack of chain stores is part of its charm. Mario Matassa embarks on a restaurant venture of his own and joins the ranks of family-owned businesses?
Diversit?
L?Italia ? un paese legato alla piccole imprese a conduzione familiare e sto per entrare nelle fila. ? una delle cose che rendono l?Italia un posto cosi speciale da visitare. Non abbiamo le High Street, nel senso convenzionale del termine. Le nostre citt? non sono dominati dal catalogo commune di catene di negozi. Tra le altre cose, le edicole, le farmacie, i nostri negozi di abbigliamento, i nostri bar e, naturalmente, i nostri ristoranti sono per lo pi? delle attivit? indipendente di propriet?. Nessun WHSmiths, nessun Boots, nessun Gap e nessun Nero Caf?.
Ci sono tutta una serie di complessi motivi commerciali e giuridiche per cui, per la maggior parte, catene di negozi non sono riusciti a intaccare seriamente il nostro paesaggio urbano. Ci sono alcune eccezioni, naturalmente. Gli archi d?oro del McDonalds, per esempio, pu? ora essere visto in molti dei nostri centri commerciali, i nostri aeroporti e le nostre fermate autostradali. Ma pochi italiani lo prendono sul serio ? ? solo un posto dove portare i bambini quando si ? di fretta e uno ? bloccato per altre opzioni. Non ? un posto dove andare a mangiare!
In questo senso, siamo fortunati. La diversit? ? ci? che rende l?Italia un luogo cosi interessante da visitare. Non sai mai cosa trovi dietro l?angolo. L?azienda di famiglia ? quello che d? l?Italia il suo carattere unico. Per gli italiani, ? ancora pi? importante. Abbiamo bisogno di originalit?, la moltitudine di negozi alla moda. Non ci piacciono le merci in imballaggi chiusi. Non vogliamo vedere il nostro formaggio avvolto in pellicola trasparente. Come si pu? toccare, sentire l?odore, dare un giudizio se ? sigillato in plastica?
Non vogliamo che il personale sia in divise uguali e che servono tutti il caff? esattamente allo stesso modo con la stessa cortesia che viene con la formazione del personale. Ci piace la nostra barista, che un giorno ? contento, e il prossimo si lamenta di tutto, dai suoi figli alla burocrazia senza fine.
Come ho gi? detto, sto per entrare nelle fila delle imprese familiari che costituiscono la complessit? di ci? che rende l?Italia unica. Sono cinque anni che scrivo di cibo per questa rivista. Ora ho intenzione di mettere in pratica la teoria. Mia moglie Elena e io abbiamo comprato un ristorante. Vado a cucinare il cibo italiano per gli italiani – una prospettiva spaventosa! Chiss? per?: se va bene, inizier? una catena.
Diversity
Italy is a country reliant upon small family-owned businesses and I am about to join the ranks. It?s one of the things that makes Italy such a special place to visit. We don?t have high streets, in the conventional sense of the term. Our towns are not dominated by the familiar catalogue of chain stores. Among other things, our newsagents, our chemists, our clothes stores, our coffee shops and, of course, our restaurants are mostly independently owned businesses. No WHSmiths, no Boots, no Gap and no Caf? Nero.
There are all sorts of complex commercial and legal reasons why, for the most part, chain stores have failed to make a serious dent on our urban landscape. There are a few exceptions of course. The golden arcs of McDonalds, for example, can now be seen in many of our commercial centres, our airports and our motorway stops. But few Italians take that seriously ? it?s just a place you take the kids when you are in a hurry and stuck for other options. It?s not a place you go to eat!
In this sense, we are lucky. Diversity is what makes Italy such an exciting place to visit. You never really know what?s going to be around the next corner. The family business is what gives Italy its unique character. For Italians, it?s even more important. We need the originality, the multitude of fashionable boutiques. We don?t like goods in sealed packages. We don?t want to see our cheese wrapped in cling film. How can you feel it, smell it, make a judgement if it?s sealed under plastic? We don?t want uniformed staff serving the exact same coffee with the same regulated politeness that comes with staff training. We like the individual barman ? one day content, the next complaining about everything from his kids to the endless bureaucracy.
As I mentioned, I?m joining the ranks of family enterprises that make up the complexity of what makes Italy stand out. I?ve been writing about food for this magazine for the past five years. Now I?m going to put the theory into practice. My wife Elena and I have bought a restaurant. I?m going to cook Italian food for Italians ? a scary prospect! But who knows: if it goes well, I?ll start a chain.
The Author
Mario Matassa is a freelance journalist and photographer. He lives and works near Parma in Emilia-Romagna. Read more from Mario at www.mariomatassa.blogspot.co.uk