In this edition of our bilingual feature, Tom Alberto Bull looks at Italy’s other famous leaning towers, the Asinelli and Garisenda towers of Bologna
Words by Tom Alberto Bull
Key words
Useful Italian words and phrases to add to your vocabulary
- Ho avuto il privilegio
I had the privilege - Dopo aver passato
Having spent - Per la cronaca
For the record - Un piccolo shock culturale
Something of a culture shock - Ho avuto qualche difficoltà
I had some difficulty - Essendo arrivato nella città
Having arrived in the city - Alla fine
Eventually - Nel dodicesimo secolo
In the 12th century - Fra le prime cose
One of the first things - Fin dove arriva lo sguardo
As far as the eye can see - Un gigante inclinato
A leaning giant - Un intervento drastico
Drastic action - Ci vorranno sei mesi
It will take six months - Al più presto
At the earliest - Quanto prima
Sooner rather than later
ITALIANO | LA CORSA PER SALVARE LA TORRE PENDENTE DI BOLOGNA
Nel lontano 2010 ho avuto il privilegio di passare un anno come studente Erasmus a Bologna.
Dopo aver passato i due anni precedenti all’università di Swansea, che per la cronaca mi sono veramente goduto, si trattava di un notevole cambiamento di scenario e un piccolo shock culturale.
Ero circondato giornalmente da aule con i soffitti dipinti con bellissimi affreschi storici, palazzi di terracotta e marciapiedi riparati da portici, tutte esperienze nuove e affascinanti per me.
Essendo arrivato nella città poco prima dell’inizio del trimestre, ho avuto qualche difficoltà a trovare alloggio, ma alla fine sono riuscito ad assicurarmi una stanza in un appartamento in fondo alla Strada Maggiore, una lunga via diritta che porta dal centro fino alle antiche mura della città.
La strada dal mio appartamento fino al centro mi portava direttamente al fianco delle due torri costruite nel dodicesimo secolo e ora costituiscono i monumenti più notevoli della città.
Fra le prime cose che ho fatto come nuovo residente sono salito fino in cima alla Torre Asinelli, la più alta delle due strutture, con i suoi 97,2 metri e una scalinata interna con 498 gradini.
Man mano che ci si avvicina alla cima la tromba delle scale diventa sempre più stretta, ma una volta arrivato alla sommità il visitatore è premiato da una vista spettacolare dei palazzi in terracotta fin dove arriva lo sguardo.
Per me ha rappresentato un’introduzione meravigliosa ad una città speciale che mi è rimasta sempre impressa.
Purtroppo questa esperienza non è al momento disponibile per il grande pubblico.
A fianco della Torre Asinelli si erge la sua gemella, la Torre Garisenda, che nonostante la sua altezza ben più ridotta si distingue per un motivo molto diverso – è una torre visibilmente pendente. Infatti nella Divina Commedia, Dante la paragona ad un gigante inclinato.
Oggi l’inclinazione ha raggiunto 3,9 gradi, quasi alla pari con la sua controparte più conosciuta a Pisa, che aveva una pendenza di 4,5 gradi prima dei grandi lavori di restauro negli anni novanta. La pendenza attuale richiede un intervento drastico per evitare il crollo totale della struttura.
Ora i lavori eseguiti a Pisa si devono replicare a Bologna, con scienziati ed ingegneri strutturali che si impegnano a salvare il monumento.
Ci vorranno sei mesi solo per modificare le attrezzature che servono per l’operazione di salvaguardia, con un costo stimato in 19 milioni di euro.
Una volta attuata quest’operazione, si potranno avviare i veri lavori di restauro, che continueranno fino al 2026 al più presto.
Per uno come me che ama la città e le sue torri, la speranza è che i lavori saranno completati quanto prima.
ENGLISH | THE RACE TO SAVE BOLOGNA’S LEANING TOWER
Back in 2010 I had the privilege of spending a year as an Erasmus student in Bologna.
Having spent the previous two years at Swansea University, which for the record I loved, it was a spectacular change of scenery and something of a culture shock.
I was surrounded daily by lecture rooms with beautiful historical frescoes decorating the ceilings, and terracotta buildings and pavements covered with porticos were all new and fascinating experiences.
Having arrived in the city fairly close to the start of term, finding accommodation was a bit of a struggle, but eventually I managed to secure a room in an apartment at the far end of Strada Maggiore, a long and straight main road that stretches from the centre right out to the old city walls.
Following the road all the way from my apartment led directly to the side of the two towers, built in the 12th century and now the standout monuments of the city.
One of the first things I did as a new resident was to climb the taller of the two, the Asinelli tower, a 97.2 metre-high structure with 498 winding steps on the inside.
As you get closer to the top, the stairwell continues to get narrower until you finally reach the summit, where you are duly rewarded with a spectacular view of terracotta buildings as far as the eye can see.
It was an awesome introduction to a special place and one that has stayed with me since.
Unfortunately this experience is currently not available to the public.
By its side rises its sister, the Garisenda Tower, which despite being much smaller, stands out for a very different reason – it is a visibly leaning tower. In fact it was compared by Dante in his Divine Comedy to a leaning giant.
Nowadays it leans at an angle of 3.9 degrees, almost on a par with its famous counterpart in Pisa, which reached 4.5 degrees before undergoing major work in the 1990s.
The slant now requires drastic action to prevent a full scale collapse.
Now, the work undertaken in Pisa is being replicated in Bologna as scientists and structural engineers plot how to save the landmark.
It will take six months just to adapt the equipment which will be deployed as a safeguarding operation, at an estimated cost of €19 million.
Once this has been put in place, the true restoration work can begin and is expected to stretch into 2026 at the very earliest.
As someone who holds the city and the towers close to his heart, I hope it will be completed sooner rather than later.
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