Sebastian Cresswell-Turner explains how to embrace the more direct approach when ordering a cappuccino or eating at a restaurant…
Il cappuccino che tradisce
Verso la fine degli anni durante i quali fui residente a Roma, vedevo sempre pi? spesso la vita dal punto di vista italiano; ed era quindi abbastanza naturale, suppongo, che rimanessi sorpreso dalla regolarit? con la quale i visitatori stranieri, anche quelli che parlavano un po? la lingua, ignoravano le regole di base delle usanze nei bar del mio paese adottivo.
Tante volte ? l?innocente cappuccino che tradisce il turista; cio?, mentre nel mondo anglo-sassone va bene bersi un cappuccino in qualsiasi momento del giorno, nessun italiano lo fa passate le ore undici di mattina, circa. Dopodich?, e certamente alla fine di qualsiasi pasto, caff? ? sinonimo di espresso. Se, finita la pizza serale, ti viene in mente di ordinare un cappuccino ? come fece una volta mio carissimo fratello Alexander, facendomi volgere da un?altra parte lo sguardo inorridito ? annunci al mondo, e ad alta voce, che sei uno straniero.
Se invece riesci ad evitare le trappole di questo genere, non ci vuole molto ad imparare qualche semplice parola o espressione che ti dar? subito un vantaggio e che potr? anche garantire un servizio migliore. Al lettore offro quindi tre modesti suggerimenti linguistici.
In primo luogo: per attirare l?attenzione del cameriere o della cameriera, gli italiani non dicono ?Signore!? o ?Signora!? Queste parole hanno il senso di ?Sir? e ?Madam? e vengono usati dal commesso che si rivolge al cliente. Il modo di fare corretto ? di pronunciare uno ?scusi!? deciso ma discreto.
In secondo luogo: nei ristoranti genuini e di propriet? familiare che favorisco io, il cliente assetato ha quasi sempre la possibilit? di ordinare il vino sfuso. Questo ? un vino locale, poco costoso ma piacevole, che si presenta non in bottiglia ma in una caraffa, solitamente di 50 o 100 centilitri. Ho sempre trovato che ? pi? semplice accettare l?inevitabile, cio? ordinare fin dall?inizio un intero litro.
In terzo luogo: sempre se si tratta di un ristorante di propriet? familiare, ? facile che alla fine del pasto ti offrano, gratis, un digestivo ? una grappa, forse, o un limoncello. Se bisogna insistere un po?, la formula corretta ? ?Ci offre un digestivo?? Ah s?! In Italia, puoi ottenere moltissime cose con il semplice fatto di chiedere. Basta farlo nel modo giusto.
The tell-tale cappuccino
Towards the end of my time as a long-term Rome resident I saw an increasing number of things from the Italian point of view, and it was natural enough, I suppose, that I was surprised at how often foreign visitors, even ones who spoke a little Italian, were unaware of the most basic rules of caf? and restaurant etiquette in my adoptive country.
?So often, it is the innocent cappuccino that gives the tourist away; the point being that whereas in the Anglo-Saxon world it is acceptable to have a cappuccino at any time of day, no Italian will order one after about 11am. Thereafter, and certainly at the end of any meal, coffee will always be un caff?, meaning espresso. So order a cappuccino after an evening pizza ? as my beloved brother Alexander once did, while I looked away in horror ? and you will instantly mark yourself out as a foreigner.
Avoid such obvious pitfalls, though, and little effort is required to master a few easy words and expressions which will set you apart and ensure better service. Here, then, are my three top linguistic tips.
Firstly: To get the attention of the waiter or waitress, Italians do not say ?Signore? or ?Signora?. These words mean ?Sir? and ?Madam? and are used, say, by a shop assistant when addressing a customer, and not the other way round. The correct and polite thing to do is to
utter a discreet but firm scusi!
Secondly: In the sort of unpretentious family-run restaurant that I favour, the thirsty customer can almost always order vino sfuso. This is local wine, cheap but quaffable, and does not come in a bottle, but is decanted from demijohns and is placed on the table in a jug, generally a ? litre or a full litre. I find it simplifies matters to accept the inevitable and go for the full litre.
Thirdly: Again if it?s a family-run restaurant, there?s a good chance that at the end of the meal they?ll give you a digestivo on the house ? a Grappa, say, or a Limoncello.
If they need to be prodded, a polite ?Ci offre un digestivo?? is the correct formula. Ah yes! In Italy, more than elsewhere, a very great deal is yours simply for the asking. You just have to go about it the right way.